Il D.P.R. 328/2001 (G. U. n. 190 del 17/8/2001), what is ed  Regolamento attuativo dell’art. 1, cost comma 18 della Legge 4/1999 – Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti per l’ammissione all’esame di Stato e delle relative prove per l’esercizio di talune professionisick  nonchè della disciplina dei relativi ordinamenti, adegua gli Albi ed i profili professionali ai nuovi assetti formativi universitari, delineandone un’organizzazione interna attraverso la definizione di due diversi profili, distinti in base alla qualità delle classi di attività individuate: il primo di Assistente Sociale Specialista, corrispondente allaSezione A dell’Albo, il secondo di Assistente Sociale, corrispondente alla Sezione B dello stesso.

Si segnala tuttavia che, a tutt’oggi la suddivisione non è stata ancora recepita dalla disciplina contrattualistica nazionale, ove non ha prodotto effetti di qualche rilevanza. Sta prendendo campo e significativa applicazione in tutti quei settori, liberi da tale disciplina, che richiedano il possesso qualificato di requisiti di alta professionalità di Servizio Sociale (direzione, coordinamento, gestione e programmazione risorse).

Per poter esercitare la professione (profilo junior) di Assistente Sociale, sia in ambito pubblico che privato, è necessario:

  • il possesso del titolo di Assistente Sociale (Diploma rilasciato dalle Scuole dirette a fini speciali, Diploma Universitario in Servizio Sociale – previsto nel Decreto del 23 luglio 1993 -, Laurea Triennale in Scienze del Servizio Sociale – Classe 6);
  • il superamento dell’Esame di Stato;
  • l’iscrizione all’Albo professionale – Sezione B – della regione presso cui si è esidenti.

Ai sensi del secondo comma dell’art. 21 del D.P.R. 328/2001 formano oggetto dell’attività professionale degli iscritti alla sez B:

  • tutte le fasi dell’intervento sociale per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio, anche attraverso la promozione e la gestione della collaborazione con organizzazioni di volontariato e del terzo settore;
  • la gestione, la collaborazione all’organizzazione e alla programmazione, il coordinamento e la direzione di interventi specifici nel campo delle politiche e dei servizi sociali;
  • l’informazione e la comunicazione nei servizi sociali e sui diritti degli utenti;
  • l’attività didattico-formativa connessa al servizio sociale e la supervisione del tirocinio di studenti dei corsi di laurea della Classe 6 – Scienze del Servizio Sociale;
  • la raccolta e l’elaborazione di dati sociali e psicosociali ai fini di ricerca.

Per poter esercitare la professione (profilo senior) di Assistente Sociale Specialista, sia in ambito pubblico che privato, è necessario:

  • il possesso del titolo di Assistente Sociale Specialista (Laurea Specialistica/Magistrale in Programmazione e Organizzazione dei Servizi Sociali – Classe 57/s);
  • il superamento dell’Esame di Stato;
  • l’iscrizione all’Albo professionale – Sezione A – della regione presso cui si è residenti.

Ai sensi dell’art. 21 del D.P.R. 328/01 formano oggetto dell’attività professionale degli iscritti alla sez. A:

  • l’elaborazione e la direzione di programmi nel campo delle politiche e dei servizi sociali;
  • la pianificazione, l’organizzazione e la gestione manageriale nel campo delle politiche e dei servizi sociali;
  • la direzione di servizi che gestiscono interventi complessi nel campo delle politiche e dei servizi sociali;
  • l’analisi e la valutazione della qualità degli interventi nei servizi e nelle politiche del servizio sociale;
  • la ricerca sociale e di servizio sociale;
  • la supervisione dell’attività di tirocinio degli studenti dei Corsi di Laurea Specialistica della classe 57/S – Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali;
  • l’attività didattico-formativa connessa alla programmazione e gestione delle politiche del servizio sociale.